Un amaro verdetto per Haribo, il re delle caramelle.

Un amaro verdetto per Haribo, il re delle caramelle.
Nonostante la ormai secolare tradizione di produzione di “Goldbären”, gli orsetti di gomma, la compagnia tedesca Haribo ha subito una battuta d’arresto durante il secondo appello di un processo iniziato nel 2012.
Ha tutto inizio nel 2011, quando l’azienda svizzera Lindt & Sprüngli lancia la linea di orsetti di cioccolato “Goldbär”, ricoperti da stagnola dorata e fiocco rosso al collo. Un anno dopo arriva l’accusa da parte della Haribo, che rivendica la paternità dell’orsetto, sostenendo che si trattava di una copia delle sue famosissime caramelle non solo per via dell’analogia forma, ma anche per il fatto che su ogni confezione di caramelle fosse riportato un orsetto giallo con nastro rosso intorno al collo.


Da ultimo è intervenuta la corte federale tedesca, che ha ribaltato in favore della Lindt il precedente verdetto sulla base della non sussistenza di somiglianze sufficienti da confondere i consumatori.
Questo è ciò che il portavoce della Haribo ha detto alla luce della decisione finale: “Ci rammarichiamo per il verdetto della Corte Federale Suprema e riteniamo che il suo contenuto non sia corretto.
A nostro avviso Lindt sta sfruttando la notorietà del nostro brand e il nostro investimento nel brand “Goldbären” con l’intento di rendere più noto ai consumatori il loro prodotto.”
09/28/2015 | Marchi