MADE IN ITALY: sanzioni alle imprese che usano illegittimamente la dicitura su tessile, pelletteria e calzature

La legge sul Made in Italy (atto camera N. 2624 - B, approvato il 17.03.2010 ma non ancora pubblicato) punisce con pene pecuniarie chiunque violi le norme sulla corretta etichettatura "Made in Italy". La sanzione amministrativa pecuniaria prevista per il trasgressore varia dai 10.000 ai 50.000 euro. La sanzione è aumentabile o diminuibile fino a due terzi nei casi di maggiore o minore gravità. In ogni caso trova applicazione la sanzione consistente nel sequestro delle merci che non rispettano i criteri di etichettatura stabiliti dalla legge. Sono previste sanzioni più severe se a violare la legge è un'impresa: in tal caso la multa prevista varia fra i 30.00 e i 70.000 euro, anche in questo caso aumentabile o diminuibile fino a due terzi. In caso di reiterazione della violazione, è disposta la sospensione dell'attività per un periodo che varia da un mese a un anno. Sono state invece eliminate le sanzioni originariamente previste per i pubblici ufficiali preposti agli accertamenti che omettono di eseguire i controlli previsti dalla legge.


04/01/2010 | Giurisprudenza