La Commissione ufficializza l’adesione dell’Italia al brevetto unitario

La Commissione ufficializza l’adesione dell’Italia al brevetto unitario “La partecipazione dell'Italia alla cooperazione rafforzata nel settore dell'istituzione di una tutela brevettuale unitaria autorizzata dalla decisione 2011/167/UE è confermata”. L’articolo 1 della decisione 2015/1753, adottata dalla Commissione europea per formalizzare l’adesione dello Stato italiano alla nuova disciplina brevettuale e al tribunale unificato dei brevetti, non poteva essere più chiaro nell’estendere i benefici derivanti da un unico sistema normativo e giurisdizionale europeo. L’Italia, quarto Stato europeo nel quale viene concesso il più alto numero di brevetti, diventa quindi il 26esimo Stato a partecipare alla cooperazione rafforzata. La sua adesione è stata accolta positivamente sia dalla Commissione europea sia dall’Ufficio Europeo dei Brevetti di Monaco di Baviera in quanto estende ad un mercato importante l’effetto unitario della nuova tutela brevettuale, rinforzando la capacità attrattiva del mercato europeo. La nuova disciplina sul brevetto unitario – composta dal regolamento UE n. 1257/2012 sull’attuazione della cooperazione rafforzata nel settore dell’istituzione di una tutela brevettuale unitaria, dal regolamento UE n. 1260/2012 relativo al regime di traduzione applicabile e dall’accordo internazionale del 19 febbraio 2013 sul Tribunale unificato dei brevetti – è entrata in vigore nello Stato italiano il 2 ottobre 2015 portando con sé una serie di vantaggi, specialmente a beneficio delle piccole e medie imprese. Infatti, il brevetto europeo ad effetto unitario prevede una sola ed unica procedura per la registrazione di un titolo brevettuale in tutti i 26 paesi della cooperazione rafforzata. Inoltre, comporta una notevole riduzione dei costi necessari alla concessione di un brevetto, con conseguente aumento della competitività del mercato europeo rispetto a quello americano e asiatico. A ciò si aggiunge il rafforzamento sostanziale della certezza del diritto, dacché gli inventori, da un lato, saranno vincolati da una sola ed unica disciplina e, dall’altro, saranno soggetti ad un’unica autorità giurisdizionale che farà dimenticare la frammentazione dell’efficacia di un brevetto europeo dovuta a opinioni giurisprudenziali contrastanti proveniente da diversi Stati europei.


10/22/2015 | Brevetti