La International Stem Cell Corporation (ISC) aveva depositato due brevetti presso l’Ufficio brevetti del Regno Unito relativi all’ottenimento di cellule staminali embrionali umane da ovociti non fecondati, ma attivati tramite partenogenesi. L’Ufficio brevetti UK aveva considerato le suddette invenzioni non brevettabili ai sensi della direttiva 98/44/CE e alla luce della sentenza emessa dalla Corte di Giustizia UE nel caso Brüstle-Greenpeace. La decisione di rigetto dei brevetti da parte dell’Ufficio brevetti britannico è stata impugnata dalla ISC e la questione è stata sottoposta alla Corte di Giustizia UE. L’avvocato generale ha sentenziato che gli ovuli non fecondati e attivati per partenogenesi non possono intendersi come “embrioni umani” in quanto essendo privi di DNA paterno non sono in grado di dare inizio al processo di sviluppo di un essere umano.