Il revirement delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione sulle azioni “Italian Torpedo”

Con sentenza n. 14508 del 10 giugno 2013, le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno affermato la sussistenza della giurisdizione italiana relativamente alla domanda di accertamento negativo di avvenuta contraffazione di prodotti industriali coperti da brevetto europeo proposta da una società estera nei confronti di società straniere, prive di sedi in Italia. Le Sezioni Unite hanno ritenuto di dover estendere tale giurisdizione anche alla porzione tedesca del brevetto europeo. I giudici di legittimità hanno considerato che una tale controversia rientri nella sfera di applicazione dell’art. 5, n. 3 del Regolamento CE 44/2001 (“La persona domiciliata nel territorio di uno Stato membro può essere convenuta in un altro Stato membro … in materia di illeciti civili dolosi o colposi, davanti al giudice del luogo in cui l’evento dannoso è avvenuto o può avvenire”), come interpretato dalla Corte di Giustizia UE, con la sentenza 25 ottobre 2012, nella causa C-133/11. La sentenza in esame rappresenta pertanto un revirement delle precedenti decisioni della Corte di Cassazione sulla medesima questione di diritto ed ha quale effetto quello di facilitare la proposizione delle “Italian Torpedo”, le quali, come noto, si sostanziano in azioni per l’accertamento della non contraffazione di un brevetto, proposte da un presunto contraffattore in Italia al fine di trarre vantaggio dai tempi lunghi della giustizia italiana, bloccando in tal modo le azioni di accertamento della contraffazione che il titolare del brevetto potrebbe voler instaurare innanzi a corti europee più veloci.


12/09/2013 | Giurisprudenza