Il TAR Lazio si pronuncia in favore dell'accesso alla lista dei nomi dei genericisti che chiedono l'AIC

Il Tar Lazio, con sentenza n. 6838/12 dello scorso 19 luglio, ha annullato la decisione del 20 aprile 2012 con cui l’Agenzia Italiana del Farmaco (“AIFA”) aveva differito l’accesso di Sanofi Aventis S.p.a. (“Sanofi”) all’elenco dei nomi dei genericisti che avevano presentato domanda di autorizzazione all’immissione in commercio (“AIC”) per medicinali equivalenti alle specialità anti-ipertensive originali di Sanofi. I principi attivi dei farmaci in questione erano coperti da certificati complementari di protezione (“CCP”) non ancora scaduti. Per tale motivo, in vista dell’avvio delle procedure per il rilascio dell’AIC per i corrispondenti prodotti generici, Sanofi aveva fatto istanza di accesso ai nominativi delle aziende farmaceutiche genericiste che avevano avviato le procedure in questione e ciò al fine di far presente ai genericisti che la commercializzazione dei farmaci generici, prima delle date di scadenza dei CCP sui rispettivi principi attivi, avrebbe integrato un atto di contraffazione. Temendo ritardi nella procedura amministrativa di rilascio dell’AIC, l’AIFA aveva negato a Sanofi l’accesso alla lista di tali nomi, affermando che essa sarebbe stata consentita solo al termine dell’istruttoria relativa al rilascio delle AIC dei medicinali generici. Il TAR Lazio, con la sentenza in questione, ha invece dichiarato illegittimo il differimento e ordinato all’AIFA di consentire l’accesso ai nominativi in questione. Il TAR ha infatti sottolineato che la ratio dell’istanza della casa farmaceutica non era ritardare l’ingresso sul mercato dei medicinali equivalenti, ma far presente alle aziende farmaceutiche che tale ingresso non può essere antecedente il giorno successivo alla data di scadenza dei CCP.


10/31/2012 | Giurisprudenza