Lo Stato del Vaticano ha chiesto la condanna di un commerciante per aver violato la legge vendendo souvenir contraffatti che rappresentavano l’immagine del Papa e lo stemma pontificio senza il consenso della Santa Sede. Nel 2018 infatti la Santa sede aveva iniziato una campagna a difesa del copyright papale con l’obiettivo di reprimere l’uso commerciale del marchio. Il ragazzo è stato assolto perché lo stemma del Papa non è equiparabile ai marchi di alta moda. È stato anche messo in dubbio che lo stesso possa godere delle tutele di un marchio commerciale in quanto il suo scopo non è quello di creare profitto. Per le motivazioni della sentenza bisognerà aspettare, ma con questo giudizio potrà essere riformata la disciplina sulla tutela del copyright papale.