Google Books vince la causa contro gli Autori

Dopo una causa durata quasi dieci anni, Google vince la sua battaglia contro l’Associazione degli Autori. Il colosso statunitense era stato denunciato nel 2005 per aver commesso una violazione del diritto d’autore, mediante lo strumento Google Books. Google aveva infatti scansionato più di 20 milioni di libri e, dopo averli salvati nei suoi server, li aveva messi a disposizione degli utenti sul web, sia pure con significative limitazioni d’uso. In sostanza la società era accusata di trasformare, senza autorizzazione, milioni di libri in copie digitali, allo scopo di creare una vasta libreria on-line di pubblico dominio. La società americana si è difesa sostenendo che lo strumento Google Books permetterebbe agli utenti internet di accedere unicamente a frammenti di testi, in versione anastatica e non a copie riprodotte di testi integrali. Secondo il Giudice Americano della Corte di Appello, David Chin, che si è pronunciato in favore di Google, Google Books non intende rimpiazzare i libri, in quanto “non mette libri on-line affinché vengano letti, bensì solo per fornire strumenti di ricerca al pubblico, ponendo gli utenti nella condizione di individuare i testi di interesse”; Google Books contempla infatti un link che collega il lettore direttamente al sito internet della libreria che dispone del testo originale, in vista di un successivo acquisto del medesimo. Lo strumento Google Books arrecherebbe dunque “notevoli benefici per il pubblico”, con un “fair use” dello strumento dello scanner, tale da garantire un “progresso delle arti e delle scienze”.


11/22/2013 | Internet