GLI STUDI DENTISTICI e IL PAGAMENTO DEI DIRITTI CONNESSI DISCOGRAFICI

Nell’ambito di un giudizio pendente tra SCF Consorzio Fonografici e un dentista, la Corte d’Appello di Torino ha recentemente sottoposto alla Corte Europea di Giustizia una questione pregiudiziale interpretativa. La Corte Europea dovrà stabilire se la diffusione di musica all’interno di studi professionali privati –quale uno studio dentistico- rappresenti una forma di “comunicazione al pubblico di musica” e se tale attività di diffusione determini il diritto al compenso in favore degli artisti e produttori fonografici, come previsto dalle direttive dell’Unione Europea e dalla legge italiana sul diritto d’autore (art. 73 LdA). Come osservato dal presidente di SCF Gianluigi Chiodaroli, la soluzione della questione pregiudiziale chiarirà l’ambito di applicazione delle norme che tutelano i diritti di artisti e produttori per la musica diffusa in pubblico in Italia, posto che negli altri paesi dell’ Unione Europea gli studi medici e dentistici riconoscono dovuto il pagamento dei diritti discografici a fronte dell’utilizzo di musica d’ambiente.


04/12/2010 | Diritto d'autore