Filtri e contenuti illegali

Con sentenza del 27 novembre 2011, la Corte di Giustizia UE ha statuito, nell'ambito di una controversia sorta tra il provider belga Scarlet Extended SA e la Sabam ( una sorta di SIAE belga), che i giudici nazionali non possono imporre a un fornitore di accesso a internet di applicare filtri per impedire lo scaricamento di contenuti illegali. Secondo la Corte di Gustizia UE, l'imposizione a un internet provider di un sistema di "filtraggio" sarebbe incompatibile con la direttiva sul commercio elettronico e con i diritti fondamentali dell'Unione Europea.


12/02/2011 | Internet