Facebook vs Climbook

Climbook è una community dedicata alle scalate il cui sito,dal 2009, aiuta migliaia di scalatori a orientarsi offrendo gratuitamente recensioni per le arrampicate; chi decide di intraprendere una scalata legge le recensioni e comprende il grado di difficoltà. Ogni giorno in media accedono e scrivono un centinaio di utenti. Così aumentano le vie inserite e il sito si aggiorna costantemente in automatico grazie al contributo di tutti. Ad oggi la community ha mappato nel mondo oltre 70mila vie, per la maggior parte in Europa e con un peso rilevante in Italia Climbook nasce da un’idea di Alessandro Lamberti, guida alpina e insegnante di arrampicata che riferendosi a Climbook sostiene che si tratta di un servizio di pubblica utilità, senza pubblicità, non è un social network e non c'è bisogno di iscriversi. I problemi sorgono nel 2015 quando Facebook decide di intentare un’azione legale per la rimozione del nome di Climbook. Tramite i suoi legali FB ha mandato una lettera nella quale si chiedeva alla piccola community di lasciare il dominio Internet troppo simile al colosso fondato da Mark Zuckerberg e perché c'era il rischio di confondibilità per gli utenti. In tutta risposta Climbook avviato un procedimento di contestazione all’ opposizione della registrazione del marchio (che era stato peraltro registrato qualche anno prima) sottolineando che il rischio di confondibilità non sussiste poiché che la radice nominale fondamentale è “climb”, non “book”. Poi pochi giorni fa è arrivata la decisione dell’ Ufficio italiano brevetti e marchi italiano UIBM che ha rigettato la posizione di Facebook e argomentando che non è vero che l'utente medio sia così poco avveduto. Paradossalmente Lamberti ha ricevuto molta solidarietà soprattutto su Facebook.


02/26/2018 | Generale - Info