Il 13 maggio scorso è stato pubblicato il Decreto Legge 70/2011 con il quale è stato varato il nuovo testo dell’art. 239 CPI. In particolare, il comma 10 dell’art. 8 del Decreto Sviluppo ha sostituito il testo dell’art. 239 CPI (già modificato più volte negli ultimi anni) con il seguente: “La protezione accordata ai disegni e modelli ai sensi dell'articolo 2, n. 10), della legge 22 aprile 1941, n. 633 (Legge sul diritto d'autore - LdA, n.d.A.), comprende anche le opere del disegno industriale che, anteriormente alla data del 19 aprile 2001, erano divenute di pubblico dominio a seguito della cessazione degli effetti della registrazione. Tuttavia i terzi che avevano fabbricato o commercializzato, nei dodici mesi anteriori al 19 aprile 2001, prodotti realizzati in conformità con le opere del disegno industriale allora divenute di pubblico dominio a seguito della scadenza degli effetti della registrazione, non rispondono della violazione del diritto d'autore compiuta proseguendo questa attività anche dopo tale data, limitatamente ai prodotti da essi fabbricati o acquistati prima del 19 aprile 2001 e a quelli da essi fabbricati nei cinque anni successivi a tale data e purché detta attività si sia mantenuta nei limiti anche quantitativi del preuso”. La nuova norma sembrerebbe dunque prevedere che, tra le opere realizzate prima del 19.4.2001, la tutela di diritto d’autore si applichi soltanto a quelle che, prima di tale data, fossero state registrate come disegni. Al contrario, non beneficerebbero della tutela autoristica le opere realizzate e non registrate come disegni prima del 19 aprile 2001, pur se in possesso dei requisiti richiesti per l’operatività della tutela del copyright (il carattere creativo ed il valore artistico). Il nuovo testo dell’art. 239 CPI ha suscitato dure reazioni da parte del mondo dell’industria e del design tanto che i tecnici del Ministero dello Sviluppo Economico sono già al lavoro al fine di correggere gli effetti che la nuova normativa produrrebbe.